La cessione del quinto dello stipendio (CQS) è un tipo di prestito personale riservato ai lavoratori dipendenti. Si tratta di una soluzione ideale per soddisfare necessità immediate di liquidità, come l’acquisto di un’auto, uno smartphone o un corso di formazione.

Caratteristiche principali

• L’importo massimo della rata non può superare il 20% dello stipendio del richiedente, quindi un quinto della retribuzione mensile.
• La durata del finanziamento può variare da 24 a 120 mesi.
• La rata, che rimane costante per tutta la durata del prestito, include anche i costi assicurativi per coprire i rischi di vita e impiego.
• Le rate vengono detratte direttamente dallo stipendio tramite il datore di lavoro.

Chi può richiederla?

Possono accedere alla cessione del quinto i seguenti lavoratori:

• Dipendenti pubblici, statali e delle forze armate.
• Lavoratori dipendenti di aziende private con contratto a tempo indeterminato, incluse piccole imprese come SNC, SRLS e SAS.

I lavoratori autonomi non possono richiedere questo tipo di prestito. Inoltre, il richiedente deve essere residente in Italia e avere un’età compresa tra i 18 e i 63 anni.

Come funziona la cessione del quinto dello stipendio?

Che tu sia un lavoratore pubblico o privato, puoi restituire la somma ricevuta cedendo fino a un quinto del tuo stipendio. Il datore di lavoro o l’ente previdenziale trattiene la rata dalla tua busta paga e la versa direttamente al finanziatore. Questo prestito non è finalizzato, cioè non è vincolato all’acquisto di un bene specifico e non è necessario giustificare la spesa.

Quali sono i costi?

Il costo della cessione del quinto è generalmente più conveniente rispetto ad altre forme di prestito, poiché le rate vengono prelevate direttamente dalla busta paga, riducendo il rischio per il finanziatore. Il costo totale comprende:

• Gli interessi
• Le spese di istruttoria
• Le spese di incasso rata
• Le imposte
• La copertura assicurativa obbligatoria

Alcuni costi sono fissi, mentre altri variano in base all’importo richiesto, ai tassi di interesse, alle spese per il pagamento delle rate e alle polizze assicurative obbligatorie.

È possibile recedere dal contratto?

Sì, il diritto di recesso consente al consumatore di annullare il contratto di finanziamento entro 14 giorni dalla firma, senza necessità di motivazioni. Per esercitare il diritto, è sufficiente inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno alla banca o all’intermediario finanziario, esprimendo la volontà di recedere dal contratto.

Cosa succede in caso di cambio lavoro o licenziamento?

Se il lavoratore cambia datore di lavoro, la copertura assicurativa entra in gioco per proteggere il rischio del prestito. Il nuovo datore di lavoro viene informato e il piano di ammortamento delle rate rimanenti viene ricalcolato per essere adattato al nuovo stipendio, come concordato nel contratto.

Differenza tra prestito personale e cessione del quinto dello stipendio

La principale differenza sta nel metodo di rimborso. Nel caso della cessione del quinto, il prestito è garantito dal reddito del richiedente, che viene detratto direttamente dalla sua busta paga, senza superare il 20% del reddito mensile. Al contrario, un prestito personale può essere rimborsato con modalità diverse, scelte dal mutuatario.